Dieselgate Volskwagen il Giudice dispone CTP: un Giudice di un capoluogo siciliano ha accolto il ricorso di un consumatore – assistito da un legale del “network” di Forensics Group – finalizzato ad ottenere una consulenza tecnica sulla sua autovettura, acquistata qualche anno addietro, che fa parte del novero di quelle “richiamate” dalla casa automobilistica tedesca per l’effettuazione di un c.d. “intervento di aggiornamento del software della centralina” (locuzione utilizzata nelle lettere di richiamo).
Il proprietario del veicolo, anziché sottoporre l’automezzo all’intervento suddetto, ha preferito adire il competente Tribunale attivando lo specifico strumento della consulenza tecnica preventiva, previsto dall’articolo 696 bis del codice di procedura civile, finalizzato, all’esito della verifica tecnica, anche ad un’eventuale composizione della lite.
La vicenda del c.d. “Dieselgate”, che in Italia ha avuto il suo culmine nella sanzione irrogata dall’Antitrust nell’agosto scorso (vedi breve articolo pubblicato al riguardo) sulla base di quanto si apprende dalle notizie pubblicate sui media, procede, su vari fronti, sia in sede civile che penale.
Da un lato vi sono le associazioni a tutela dei consumatori che hanno sollecitato azioni collettive o comunque di massa. Dall’altro la Volskwagen (tedesca e italiana) che, quanto meno in ambito italiano o europeo, ha sempre respinto ogni addebito e contrapposto una strenua e articolata difesa tecnica.
Il caso qui proposto, che vede l’azione di un utente solitario contro il colosso tedesco, sembrerebbe allo stato un tentativo isolato ma che appare efficace e idoneo per valutare, in concreto, al di là di ogni sbandierata congettura di tipo teorico, l’esistenza o meno di anomale emissioni.
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2 febbraio 2017.