“ Scenari attuali e tecniche applicative ”, questo con impressioni personali e interviste al dott. Leonida Reitano e al Dott. Michele Ferrazzano.
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L’iniziativa, organizzata da Società Servizi Italia, ha registrato di investigazione.
Diretto il Dott. Leonida Reitano che, in prima battuta, mi aiuta a meglio comprendere cosa sia esattamente l’OSInt: “l’OSInt è una raccolta informativa organizzata svolta su fonti pubbliche e semi pubbliche volta a creare dei dossier informativi sui target di interesse che siano esse persone, imprese, paesi, o accadimenti specifici svoltisi nel tempo e nello spazio.
La pervasività della dimensione elettronica rende l’attività OSInt digitale sempre più efficace e risolutiva e la pubblicità del dato rende la raccolta OSInt la più legale delle forme di acquisizione informativa.”
”Ma esattamente”, chiedo al dott. Reitano, “cosa si intende per fonti aperte?”
Chiarificatrice la risposta.
“Le fonti aperte sono tutte quelle fonti di pubblico accesso che, rispetto all’accesso stesso, non presentano restrizioni giuridiche.
Tra queste le più utilizzate sono le seguenti
1) database camerali o database a pagamento con informazioni creditizie o di provenienza stampa;
2) social networks;
3) informazioni presenti in maniera diretta su siti web, blogs e altre piattaforme digitali;
4) informazioni estratte dalla parte non leggibile dei siti web attraverso software speciali;
5) informazioni presenti nella cosiddetta letteratura grigia ossia l’insieme di documenti in pdf o altri formati di documento digitale presenti sul web e relativi a atti giuridici, report scientifici, dati economici documenti interni di aziende od organizzazioni;
6) fonti umane che possono essere raggiunte e a cui possono essere richieste informazioni sia di tipo tecnico per comprendere i documenti tecnici reperiti su web e altre piattaforme sia per avere informazioni dirette sui target di interesse;
7) informazioni presenti sul dark web o su canali di Instant Messaging cifrati come Telegram.”.
Riflettendo su quanto – video documentazione e interviste svolge attività specifiche, ma con finalità spesso identiche, nel vastissimo mondo virtuale, quello spazio in cui tutti noi, anche i più attenti ed esperti, prima o poi lasciano una traccia.
Raccontata così, quella di OSInt, pare quasi un’attività estremamente semplice rispetto centrare le ricerche.
Maltego, ad esempio, il software per intelligence e analisi forense open source che ci è statore.
Durante le 6 ore di immersione nell’investigazione digitale ho scoperto inoltre che le attività di OSInt sono particolarmente utili ai fini forensi essendo, le acquisizioni fatte, giuridicamente producibili.
In tal senso, mi spiega con puntualità e semplicità il Dott. Michele Ferrazzano Consulente tecnico di informatica forense presso BIT4LAW nonché Professore a contratto UniMI e UniMoRe.
“E’ necessario dato l’altissimo grado di volatilità della prova presente in internet, che la stessa venga acquisita con modalità forensi che ne garantiscano l’integrità, la verificabilità e l’immodificabilità”.
”Il congelamento di partenza in sede processuale rendendolo inutile se non potenzialmente controproducente”.
Esco da questo, dei servizi di intelligence e terroristi, ma anche, ad esempio, all’interno delle aziende.
In un mondo sempre più interconnesso e globale infatti avere informazioni corrette su partner, fornito semplice reperire informazioni.
Oggi, al contrario, operiamo e collaboriamo con entità sparse su tutto assolutamente legali, che vengono analizzate e collegate tra loro da ottimi software di Data Mining.
L’Open Source Intelligence, inoltre, si rivela strumento modulo, il Dott. Paolo Procaccini.
In questa sala futuristica, quasi completamente immersa, anche fisicamente, nell’etere, scopro un mondo non solo giuridicamente utile ma anche estremamente appassionante del quale parleremo, in attesa di partecipare al II convegno italiano OSINT che si terrà nel 2022, in un prossimo Forensics caffè.
Stay tuned.
10 dicembre 2021