Il Garante Privacy presente la Relazione annuale

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Il Garante Privacy ( Autorità Garante per la protezione dei dati personali ) ha presentato ieri (6 luglio 2023) la Relazione sull’attività svolta nell’anno 2022.

Di seguito alcuni dati tratti dal sito dell’Autorità cui si rinvia per approfondimenti.

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La Relazione illustra i diversi fronti sui quali è stata impegnata l’Autorità nel corso di un anno caratterizzato dal ricorso sempre più massiccio alle piattaforme on line e dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

La necessità di assicurare, da una parte, un funzionale trattamento dei dati e, dall’altra, il rispetto dei diritti delle persone, ha visto il Garante impegnato in una costante opera di bilanciamento al momento di fornire pareri o di indicare misure di garanzia per tutelare i diritti della persona.

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Le cifre

Nel 2022 sono stati adottati 442 provvedimenti collegiali.

L’Autorità ha fornito riscontro a 9.218 reclami e segnalazioni.

I pareri resi dal Collegio su atti normativi e amministrativi sono stati 81.

12 sono stati i pareri su norme di rango primario.

Le comunicazioni di notizie di reato all’autorità giudiziaria sono state 5.

I provvedimenti correttivi e sanzionatori sono stati 317.
Le sanzioni riscosse sono state di circa 9 milioni 500 mila euro.

Le ispezioni effettuate nel 2022 sono state 140, quasi triplicate rispetto a quelle dell’anno precedente .

Per quanto riguarda l’attività di relazione con il pubblico si è dato riscontro a oltre 16.400 quesiti.

Oltre 4 milioni e 300 mila gli accessi al sito web dell’Autorità.

Nel 2022 l’Autorità ha diffuso 71 comunicati stampa, 13 Newsletter, realizzato 9 campagne informative, e prodotto 27 spot istituzionali su temi di maggiore interesse per il pubblico, di cui 18 diffusi sui canali Rai Radio e Tv e 9 sul web e sui social media.

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L’attività internazionale

Non meno rilevante e intensa l’attività del Garante a livello internazionale, con 216 riunioni, alcune svolte anche in presenza per il progressivo venir meno delle restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19.

Nell’ambito del Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb), che riunisce le Autorità di protezione dati dello Spazio Economico Europeo, il Garante ha contribuito all’adozione di linee- guida su tematiche complesse. Tra le più importanti quelle sui dark pattern nelle piattaforme di social media; sui due nuovi strumenti di trasferimento dei dati introdotti dal Regolamento: i codici di condotta e le certificazioni; sul calcolo delle sanzioni amministrative, sulla cooperazione nell’ambito del meccanismo di “sportello unico”.

Aggiornate, inoltre, le linee guida sulla violazione dei dati (data breach) e rivisto anche il testo di quelle per l’individuazione dell’autorità capofila.

Fra i più importanti pareri resi dall’Edpb e ai quali ha contribuito il Garante, vanno citati quelli sulle proposte di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio per prevenire e combattere gli abusi sessuali sui minori; per lo Spazio europeo dei dati sanitari; sul riconoscimento facciale nel settore delle attività di polizia e giudiziarie; sulla proroga delle misure in materia di certificati Covid-19; sull’accesso e uso equo dei dati.

Relazione annuale 2022

6 luglio 2023

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